Venezia e la sua Laguna

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La prima volta...
arrivai di notte, su un mar nero come l'inchiostro, temendo ogni momento di affondare. La notte era così buia, solo qua e là il luccichio di una misera luce. Mi precipitai nelle callette, poi in Piazza San Marco, senza osar nemmeno alzare gli occhi impaurito dalla sua immensità. Di nuovo, corsi verso le calli e mi fermai presso un ponte. Ricordo il canale - così scuro, silenzioso e tenero - e il pensier mio: "Venezia è una città dove puoi piangere".


 
 
 

La Laguna mostra...
la vita primitiva e vera di Venezia, ignorante dei telefonini e dei comodi della civiltà, alle prese colle potenze della natura, il vento, la nebbia, le correnti, le solitudini; pertanto un paradiso dalla magia impalpabile
e amichevole.
Mostra pure la
vita millenaria dei pochi pescatori
rimasti in quella
parte della Laguna Nord vent'anni fa, parte alquanto inaccessibile e sconosciuta anche
dai veneziani.


 
 
• Foto di Venezia (di giorno in bianco e nero)
Sole sulla Banchina Cà Malipiero Acqua stanca a San Boldo Testa che guarda il Canale Arrivano i Nuvoli a Rialto
 
• Foto di Venezia (di notte in bianco e nero)
Banchina del Trapolin Chiesa Santa Maria dei Miracoli Ponte con l'Inferriata Piazza San Marziale Il Mercato di Notte
 
• Foto della Laguna di Venezia (in bianco e nero)
Canale di Sant'Antonio La Laguna a La Cura Vivai di Granchi in Canal Capo Torcello Canale di Mazzorbo
 
 
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